L’Etna Rosso nasce dalla sapiente vinificazione dei vitigni Nerello Mascalese e Nerello Cappuccio autoctoni dell’Etna. Vinificato in botti d’acciaio e successivamente affinato in botti di rovere.
Vino dal profumo intenso e speziato, si accompagna ad arrosti, bolliti e carni bianche. Temperatura di servizio 18°-20°C.
VARIETÀ: Nerello Mascalese e Nerello Cappuccio
ZONA DI PRODUZIONE: ETNA, versante nord nel comune di Castiglione di Sicilia
SISTEMA DI ALLEVAMENTO: Controspalliera
SISTEMA DI POTATURA: Cordone speronato
RESA PER ETTARO: 70 qli.
EPOCA DI VENDEMMIA: 2a e 3a decade di ottobre
SISTEMA DI VINIFICAZIONE: Le uve raccolte manualmente in piccole cassette vengono portate velocemente in cantina e vengono sottoposte ad una selezione manuale su nastro.
Diraspate e non pigiate totalmente, vengono inviate in vasche di cemento, dove macerano per circa 10/12 giorni ad una temperatura di 22/25°C.
Finita la fermentazione le uve rimangono a macerare ancora per qualche giorno dopodiché vengono svinate e pressate con pressa verticale del tipo tradizionale.
AFFINAMENTO: Circa 6 mesi in botti di legno grandi e circa 3 mesi in bottiglia.
CARATTERISTICHE ORGANOLETTICHE: Rosso rubino scarico con tenui riflessi violacei, tipici della varietà non molto ricca di colore. Al naso sono evidenti sentori di piccoli frutti rossi, di marasca, amarena. Al palato si distingue per la sua tipica tannicità bilanciata e da una sorprendente pienezza, sapidità e lunghezza.
L’Azienda:
La Sicilia è una regione italiana che può vantare una fra le tradizioni vitivinicole più antiche di tutta la penisola. Si ritiene infatti che la vite crescesse in maniera spontanea sull’isola addirittura già molto tempo prima della venuta dei greci, che, dopo il loro insediamento, furono tra i principali artefici della viticoltura vera e propria e dello sviluppo dell’enologia in terra siciliana.
Tra le antiche e solide aziende vitivinicole che si incontrano sul territorio, la cantina Tornatore si contraddistingue per le radici profonde, che affondano sin dal lontano 1865 all’interno del terroir etneo, e che si rivolgono al futuro con un’ottica di continuo rinnovamento. Nel 1910 Giuseppe Tornatore costruisce una casa in contrada Piano Fiera con 2 ettari di vigneto, a cui si aggiungono poi ulteriori 2 ettari in contrada Piano Felci, tutti esposti sul versante nord dell’Etna.
Si tratta di suoli di origine vulcanica, derivanti da un mix di masse laviche, ceneri e lapilli accumulatisi nel corso dei secoli, caratterizzati da un clima mite, che risente dell’influenza dei Monti Nebrodi e che garantisce un’ottima escursione termica fra il giorno e la notte, ideale per favorire l’ottima maturazione degli acini.
Nei vigneti, che si estendono per circa 46 ettari all’interno di alcune contrade molto rinomate come Pietrarizzo e Trimarchisa, si coltivano le uve a bacca bianca e rossa tipiche del territorio, cioè nerello mascalese, nerello cappuccio, carricante e cataratto.
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